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al testo di Ivan Pozzoni
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Non entrate nella tana del leone quando dorme, quando soffre, quando è stanco.
Non entrate in quella tana buia e fredda sudicia di carogne teschi e amori infranti, satura d'aggressività, di rabbia, di occhi lucidi e di malinconia.
Forse tu, tu sola, domatrice da circo, cuore beffardo nell'anima di gazzella fuggitiva, hai il coraggio per entrare nella caverna dell'orribile mostro. Ma, mi raccomando, non dimenticare frusta, e una rete con giunture ignifughe; nella dolcezza della loro inutilità serviranno ad asciugare le lacrime silenziose della belva ferita.
[Versi Introversi, 2008] |
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